martedì 18 settembre 2012

Buon Lavoro

Ce l'hanno con noi insegnanti perchè siamo gli unici che possiamo farli sentire degli ignoranti.
Per questo da anni ci tormentano e ci fanno i raggi x per vedere le nostre magagne. Io però sono stufo di sentire gli insegnanti che si lamentano di tutto e di tutti, siamo diventati una categoria di fregnoni.
"Si però... "Mi sembra già di sentire le reazioni.
Se i politici continuano a dire "stassi"volendo riferirsi all'imperfetto congiuntivo del verbo stare, è colpa nostra. Se Matteo Renzi avrà successo tra i giovani, è colpa nostra che non abbiamo insegnato loro a distinguere tra "Romeo e Giulietta"di Shakespeare e una soap opera. I ragazzi non vedono l'ora che ci sia qualcuno che gli permetta di accendere il fuoco della conoscenza. Basta pensare alla prima volta dello tsunami quando furono le conoscenze di una ragazzina inglese a salvare la famiglia dall'onda mortale. Anche durante le scosse del terremoto in Emilia, solo gli studenti sapevano come comportarsi grazie alle numerose prove di evacuazione fatte ogni anno a scuola. Dobbiamo far capire ai ragazzi e anche ai nostri giovani colleghi che si educa perché c'è la prospettiva di cambiare il mondo. Quella che abbiamo come insegnanti dunque è una grande responsabilità, a cui non dobbiamo sottrarci .
Quindi basta sospiri e lamenti, rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci al lavoro.

AGhi

giovedì 13 settembre 2012

Resistere: una parola che attraversa l’Europa

Segnaliamo l’appello pubblicato sulla rivista In-fan-cia che invita educatori, insegnanti, genitori a far sentire la loro voce contro i tagli adottati dal Governo Spagnolo. Una situazione non migliore della nostra in Italia. Anche noi abbiamo un appuntamento (promosso dal Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia) per far sentire la voce dei servizi educativi nella tradizionale ricorrenza del 2 dicembre.
Ricordiamo ci anche degli amici spagnoli: non siamo soli, da problemi comuni cercheremo di costruire alleanze anche trasnazionali. Appena avremo indicazioni precise sulle iniziative del 2 dicembre, le faremo circolare.

La ripresa

In queste pagine ci auguriamo che nel periodo della chiusura dei servizi abbiate goduto una buona e meritata vacanza.

Ora, come in ogni ciclo, affronteremo il ritorno a scuola, potrà essere nuova, quella degli anni passati o quella di sempre, ma il consueto ritorno a scuola sarà diverso, con nuove bambine e bambini, nuove famiglie e, forse con nuovi colleghi.