Di Giusy Di Consolo
L'osteopatia pediatrica può essere
considerata un’attività preventiva? Il neonato può avere un parto traumatico
sia che nasca con parto naturale che con cesareo. L’impegno cranico, durante la
nascita, è tale che lo stesso ha una grossa capacità di modellamento per
potersi adattare.
Questo modellamento può portare a pressioni o tensioni
craniche che non si risolvono spontaneamente.
Se l’adattamento fisiologico posturale
non avviene, l’osteopata interviene per riequilibrarlo e per permettere una
migliore fisiologia, eliminando le disfunzioni ed evitando che queste si
possano manifestare in futuro. A seconda delle disfunzioni posturali presenti,
nel bambino possono infatti manifestarsi successivamente problematiche
specifiche quali:
·
allergie, asma, faringiti, sinusiti,
otiti, difficoltà respiratoria;
·
disturbi del sonno, suzione
difficoltosa, rigurgiti, difficoltà a deglutire, agitazione e irritabilità,
coliche;
·
alterazioni a carico della colonna e
del sacro che possono dare luogo a manifestazioni posturali che si
evidenzieranno durante la crescita come scoliosi, dismetrie e dimorfismi degli
arti inferiori (ginocchia vare, valghe, alterazioni dell’arco plantare);
·
emicranie, cefalee, strabismo,
cattive occlusioni legate a lesioni o tensioni delle membrane intracraniche o
cranio-sacrali.
La maggior parte delle problematiche
elencate potrebbe portare patologie che si manifestano in età adulta e che
potrebbero essere prevenute con l’osteopatia in tenerissima età, fortificando
da un lato i bambini e alleggerendo dall’altra i genitori dall’impegno e dalle
ansie derivate dalle malattie dei propri figli.
Sulla base di questi assunti nasce il
Progetto prevenzione Eureka/SOMA che si basa sullo screening generale,
posturale e sensoriale dei bambini e delle bambine dei nostri servizi per
l’infanzia, effettuati da docenti della scuola di osteopatia SOMA.
A seconda dei risultati dei test i
bambini seguiranno dei percorsi personalizzati.
Il progetto è preceduto da un battage informativo che prevede il coinvolgimento e il consenso
dei genitori e un’informazione puntuale agli educatori.
La particolarità di questo progetto
consiste nel fatto che per la prima volta in Italia viene fatto uno screening
sistematico all’interno dei servizi per la prima infanzia arricchito da alcune
peculiarità:
·
l’impatto socio-economico della
prevenzione;
·
l’impatto sull’evoluzione clinica in
riferimento ai dati epidemiologici;
·
la valutazione e la prevenzione sul
bambino.
Come partner del progetto abbiamo
scelto una delle figure più interessanti dell’osteopatia pediatrica, il dott.
Andrea Manzotti, terapista della riabilitazione, responsabile dell’ambulatorio
di osteopatia pediatrica dell’ospedale di Vimercate, osteopata del reparto di
Terapia intensiva dell’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano, responsabile del
corso di specializzazione in osteopatia pediatrica e tutor per gli studenti
della scuola di osteopatia SOMA presso l’Osteopathic Centre for Children di Londra.
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