Il giardino delle
luci, dei colori, dei suoni e dei profumi: l’incontro con la magia della vita…
Il paesaggio entra pienamente a far parte del mondo dei nostri nidi e ne
diviene il naturale completamento.
Crediamo che i
bambini debbano avere la possibilità di vedere il tramonto del sole, di
camminare nell’erba bagnata dalla rugiada del mattino, di vivere il mondo
esterno cercando di scoprire e di incontrare le innumerevoli magie e le fascinazioni
che ci può regalare; l’opportunità di imparare il rispetto verso le forme di
vita che caratterizzano il mondo esterno per un apprendimento diretto delle
forme viventi. I sensi dei bambini saranno sostenuti dalle luci, dai profumi,
dalle sfumature di colore di cui si dipingeranno il cielo e la vegetazione
nelle diverse stagioni, ma anche dai suoni del vento che riempirà le
campanelle, i tubi risonanti, le canne di bambù, le girandole che costellano il
giardino.
Le scienze
filosofiche, mediche, fisiche, chimiche, etnografiche e le neuroscienze da
tempo ci parlano di un approccio di conoscenza della realtà di tipo
multisensoriale che lega ai classici cinque sensi anche il senso del calore,
dell’equilibrio, del movimento, della vita, del linguaggio, del pensiero,
dell’io (E. Terenghi, Approccio
cuorporeomentale della didattica multisensoriale, Franco Angeli, Milano, 2014). Questi
presupposti hanno guidato le équipe pedagogico-educative nella progettazione
dei giardini dei nidi di Paullo, “Le Cicogne” di Noviglio e “La Tartaruga” di
Peschiera Borromeo, in provincia di Milano, sostenuti da alcuni obiettivi
funzionali e pedagogici.
Il primo obiettivo è
stato quello di creare con l’impianto di vegetazione arbustiva e arborea uno
schermo visivo in grado di fornire un’ombreggiatura sufficiente nel periodo
estivo. Le specie scelte allo scopo coniugano caratteristiche di tipo
funzionale ad aspetti estetici come la fioritura e il profumo. Il secondo obiettivo
è stato realizzare un giardino “ludico” e “didattico”, strutturato intorno a un
sentiero, realizzato con materiali naturali, come sassi, tronchi e sabbia, con
cui giocare, sperimentare, sentire e percepire le diversità di consistenza. Il
sentiero conduce il bambino alle diverse zone del giardino tra cui l’area della
giostra del vento, il frutteto e l’orto, dove fare esperienza della nascita e
della cura. Seguendo il percorso circolare e ovoidale del sentiero si passa
attraverso dei tunnel o delle casette vegetazionali aperte, strutture di
“salici viventi”. In giardino i bambini possono giocare con la casa oppure “perdersi” nel labirinto di siepi e vivere così un
percorso sensoriale unico. Le scelte vegetazionali adottate ovviamente
rispettano tutte le prescrizioni circa l’atossicità e l’anallergicità.
Il terzo obiettivo consisteva nella realizzazione di un prato
rustico plurispecifico, stabile e resistente: un “giardino naturale” per i
criteri di scelta, la disposizione, la cura delle essenze e la volontà di
limitare la presenza di oggetti artificiali destinati al gioco, privilegiando
gli elementi naturali per sollecitare i sensi e le emozioni; favorire la
conoscenza di piante, ortaggi, fiori e piccoli insetti; coltivare il senso del
“bello”.
Il giardino delle luci, dei colori,
dei suoni e dei profumi è
stato progettato dall’architetto Andrea Cassone in collaborazione con l’équipe
pedagogica della cooperativa “Eureka!” e realizzato con l’aiuto dei bambini,
delle educatrici, delle ausiliarie, delle famiglie e dei nonni.
Nessun commento:
Posta un commento