venerdì 6 luglio 2012

Vacanze

Quest'anno l'hanno detto bello chiaro i tecnici che ci governano. Per dare una mano al paese in crisi gli italiani dovrebbero fare una settimana di vacanze in meno questo farebbe aumentare il PIL di un punto. Giustamente Massimo Gramellini su La Stampa “ basterebbe offrire alla Patria una settimana di tintarella e l'economia nazionale ripartirebbe a razzo verso il cielo stellato".

Non intendo guastare i sogni di Polillo ricordando che è inutile produrre di più se poi non c'è nessuno a cui vendere e che oggi il problema non è rappresentato da quelli che fanno le ferie, ma da quelli che non le fanno perché hanno perso il lavoro. “ Va bene! Ma chi il lavoro ce l'ha si dovrebbe far carico di salvare il paese".
Anche perché…” il lavoro non è un diritto,deve essere guadagnato attraverso sacrifici ” ha spiegato la ministra Fornero a chi non aveva ancora capito o fingeva di non capire.
Questa affermazione della ministra non può dar adito a dubbi visto che l'ha fatta in occasione della approvazione da parte del Parlamento della legge di riforma che autorizza a licenziare chi il lavoro ce l'ha ancora. Insomma italiani non sarete mica così lavativi e scioperati da non capire che è meglio lavorare una settimana in più piuttosto che perdere il lavoro! Anche perché la giusta causa per licenziarvi potrebbe proprio essere “..approfittava del caldo torrido per restare lontano dal lavoro per alcune settimane…”.
A questo punto come al solito il problema sono quelli che lavorano nella scuola: come faranno a fare una settimana di lavoro in più se gli tolgono i clienti-ragazzi ? Del resto è noto a tutti che costoro sono quelli che da sempre hanno tre mesi di vacanze. Se una settimana di lavoro aumenta il PIL di un punto, pensate cosa potrebbero fare otto settimane ! Ben otto punti di PIL in più, roba da far concorrenza alla Cina. Per noi lavoratori della scuola sarà un'estate molto dura tra il senso di colpa per aver mandato in rovina il paese e il desiderio di sequestrare i nostri ragazzi nelle aule scolastiche impedendo loro di rientrare in famiglia, perché questa è capace che li porta al mare e….addio PIL !

Ma questo resterà un desiderio impossibile. Immaginatevi solo i titoli cubitali sui giornali “Maestra sequestra i suoi alunni per aumentare il PIL” E le manifestazioni delle mamme davanti le scuole coi cartelli “Ridateci i nostri figli”. Quindi niente da fare non ci resta che fare i compiti per le vacanze:
prepararci adeguatamente al nuovo anno scolastico. Quel tipo di attività che una volta, al rientro dalle vacanze appunto,  fecero dire ad una mia alunna rivolta ad un compagno:

”Ma cosa credi?Arturo pensa a noi anche quando non ci siamo”

Quando mai i nostri governanti arriveranno alle stesse conclusioni di Claudia?

Per il momento si accontentano tagliare più posti possibili dei dipendenti pubblici, che son stati identificati come nemici pubblici senza ombra di dubbio. Voi direte ma non l'avevano già fatto Berlusconi e la Gelmini ? Si ma quelli erano tagli alla buona caserecci, questi invece sono tagli dei tecnici, che parlano sempre inglese, infatti li hanno chiamati spending review e ci assicurano che andrà peggio quando li chiameranno in tedesco.

Quindi mi raccomando vacanze in casa e in silenzio assoluto altrimenti….c'è da perdere il posto. “Bonnes vacances”(scusate ma io preferisco il francese).

Aghi

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