giovedì 27 marzo 2014

La primavera è arrivata. Cosa facciamo all'aperto?

Siamo sicuri che basti "uscire" dalle stanze del nido o dalle sezioni della scuola dell'infanzia per offrire opportunità di crescita ed esplorazione nella natura?
E' importante pensare, organizzare, verificare quali siano le occasioni che offriamo a bambine e bambini per poter vivere appieno dei momenti verdi davvero divertenti e gratificanti.

lunedì 24 marzo 2014

Politiche per l'infanzia: e se ci guardassimo un po' attorno?

Dal 2001 un network di riviste dedicate al mondo dell'infanzia, edite in diversi paesi europei, ha deciso di fare un pezzo di cammino in comune.
Da qui l'idea di "Bambini in Europa", rivista pubblicata 2 volte l'anno, che approfondisce i diversi aspetti del lavorare con bambine e bambini tra gli 0 e i 6 anni.

mercoledì 12 marzo 2014

A proposito di...
“Chi educa chi?” e “Cure in gioco”

Antonella Panchetti , tutor Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, Università di Firenze e insegnante di scuola dell'infanzia presso I.C. di Vinci, Firenze.

Gli articoli ( Chi educa chi? e Cure in gioco”) usciti su “Bambini” il mese di gennaio sembrano trattare di continuum tra i più evidenti, se si guarda allo specifico ruolo dell'insegnante della scuola dell'infanzia che dovrebbe:
argomenti lontani tra loro. Il primo perché fornisce una cornice teorica sulla responsabilità educativa, il secondo un momento di vita scolastica che riguarda un luogo, il bagno, molto poco valorizzato nella scuola dell'infanzia. Rappresentano però un

Rispettare l'evoluzione della personalità del bambino nei suoi vari aspetti psicofisici;
riconoscere come da tre a sei anni il gioco costituisca la sua esperienza fondamentale;
ricercare le modalità che consentono apprendimenti attivi, in situazione reali.


Chi educa chi, se l'uomo post-moderno smette di considerare la sua esistenza un compito? Se abdica di fronte all'impegno di essere un animale da disciplinare? Chi educa chi, se “l'animale che prende posizione” smette di farlo e sostituisce una serie di espedienti disutili all'onere di assumersi le proprie responsabilità (quelle legate alla costruzione di un'identità personale autentica)? Chi educa chi, se la coscienza dorme e se approssimazione e non curanza regolano anche i rapporti più stretti, a riprova di una modalità di interazione spesso conflittuale e poco costruttiva? Chi educa chi, se il senso di responsabilità è latitante?

lunedì 10 marzo 2014

Malaguzzi. 10 editoriali 10. Siamo al sesto. "TESTE BEN FATTE PIUTTOSTO CHE PIENE".

Oggi vi rimandiamo al sesto editoriale della serie dei 10 di Malaguzzi.

Era il 2007, e le Indicazioni Nazionali del Ministero dell'Istruzione erano state da poco pubblicate. 

Nel suo scritto Malaguzzi prova a mettere in fila alcune importanti questioni, partendo da una citazione di Michel de Montaigne, filosofo francese del 1500: "È meglio una testa ben fatta che una testa ben piena"