venerdì 30 ottobre 2015

Pensieri in libertà - Ottobre 2015. SPAZI PER APPRENDERE

di Daniele Barca

C’erano una volta gli angoli morbidi, i tappetoni, gli spazi aperti, i cuscini, i divisori mobili, le tende per creare altri ambienti. E c’erano anche gli atelier dedicati, con strumenti, arredi, luci e colori a dimensione di bimbo e di esperienza cognitiva, dove era possibile integrare le crea-zioni dei laboratori e dove l’inclusione era nelle cose. 

Esperienze in corso - Ottobre 2015. I GIARDINI EUREKA!

Di Laura Bortolotti
Il giardino delle luci, dei colori, dei suoni e dei profumi: l’incontro con la magia della vita… Il paesaggio entra pienamente a far parte del mondo dei nostri nidi e ne diviene il naturale completamento.

Crediamo che i bambini debbano avere la possibilità di vedere il tramonto del sole, di camminare nell’erba bagnata dalla rugiada del mattino, di vivere il mondo esterno cercando di scoprire e di incontrare le innumerevoli magie e le fascinazioni che ci può regalare; l’opportunità di imparare il rispetto verso le forme di vita che caratterizzano il mondo esterno per un apprendimento diretto delle forme viventi. I sensi dei bambini saranno sostenuti dalle luci, dai profumi, dalle sfumature di colore di cui si dipingeranno il cielo e la vegetazione nelle diverse stagioni, ma anche dai suoni del vento che riempirà le campanelle, i tubi risonanti, le canne di bambù, le girandole che costellano il giardino.
Le scienze filosofiche, mediche, fisiche, chimiche, etnografiche e le neuroscienze da tempo ci parlano di un approccio di conoscenza della realtà di tipo multisensoriale che lega ai classici cinque sensi anche il senso del calore, dell’equilibrio, del movimento, della vita, del linguaggio, del pensiero, dell’io (E. Terenghi, Approccio cuorporeomentale della didattica multisensoriale, Franco Angeli, Milano, 2014). Questi presupposti hanno guidato le équipe pedagogico-educative nella progettazione dei giardini dei nidi di Paullo, “Le Cicogne” di Noviglio e “La Tartaruga” di Peschiera Borromeo, in provincia di Milano, sostenuti da alcuni obiettivi funzionali e pedagogici.
Il primo obiettivo è stato quello di creare con l’impianto di vegetazione arbustiva e arborea uno schermo visivo in grado di fornire un’ombreggiatura sufficiente nel periodo estivo. Le specie scelte allo scopo coniugano caratteristiche di tipo funzionale ad aspetti estetici come la fioritura e il profumo. Il secondo obiettivo è stato realizzare un giardino “ludico” e “didattico”, strutturato intorno a un sentiero, realizzato con materiali naturali, come sassi, tronchi e sabbia, con cui giocare, sperimentare, sentire e percepire le diversità di consistenza. Il sentiero conduce il bambino alle diverse zone del giardino tra cui l’area della giostra del vento, il frutteto e l’orto, dove fare esperienza della nascita e della cura. Seguendo il percorso circolare e ovoidale del sentiero si passa attraverso dei tunnel o delle casette vegetazionali aperte, strutture di “salici viventi”. In giardino i bambini possono giocare con la casa oppure “perdersi” nel labirinto di siepi e vivere così un percorso sensoriale unico. Le scelte vegetazionali adottate ovviamente rispettano tutte le prescrizioni circa l’atossicità e l’anallergicità.
Il terzo obiettivo consisteva nella realizzazione di un prato rustico plurispecifico, stabile e resistente: un “giardino naturale” per i criteri di scelta, la disposizione, la cura delle essenze e la volontà di limitare la presenza di oggetti artificiali destinati al gioco, privilegiando gli elementi naturali per sollecitare i sensi e le emozioni; favorire la conoscenza di piante, ortaggi, fiori e piccoli insetti; coltivare il senso del “bello”.

Il giardino delle luci, dei colori, dei suoni e dei profumi è stato progettato dall’architetto Andrea Cassone in collaborazione con l’équipe pedagogica della cooperativa “Eureka!” e realizzato con l’aiuto dei bambini, delle educatrici, delle ausiliarie, delle famiglie e dei nonni.

giovedì 29 ottobre 2015

Doppio punto di vista - Ottobre 2015. I TEMPI DEI BAMBINI

di Claudia Ottella

Il concetto di tempo, o meglio dei tempi, dei bambini nei servizi non è semplicemente l’ossatura attraverso cui si snodano la progettazione, le attività, la quotidianità del trascorrere delle ore e dei giorni: i tempi sono elemento fondamentale che ci parla delle scelte e della visione di bambino non solo del servizio ma dell’istituzione e della comunità stessa in cui esso è inserito. 

Domandando si impara - Ottobre 2015. COSA FACCIAMO QUEST’ANNO

Domandando si impara

di Elisabetta Marazzi

Un nuovo anno educativo ha da poco preso avvio ed ecco che alcuni interrogativi sembrano tornare con l’incertezza che li accompagna… Quali attività ipotizziamo per quest’anno? 

martedì 27 ottobre 2015

CI SONO BAMBINI CHE NON DIRANNO MAI - Riflessioni per adulti


Tania Pasquali
Insegnante e Coordinatrice 
Scuola dell’Infanzia Paritaria  “Don G. Cordioli”
con Nido Integrato “Il Girasole”
Rosegaferro (VR)




Osservando me stessa e gli adulti che educano, siano essi colleghe, genitori, nonni, zii e baby sitter diventa facile riflettere sulle relazioni di cura che tanto ci affanniamo a studiare per trasferire poi dalla teoria nella pratica.

mercoledì 14 ottobre 2015

Riforme in corso - Settembre 2015. UN SERVIZIO PER LE FAMIGLIE

di Alberto Alberani

Il modello di servizi 1-6, che da alcuni numeri stiamo illustrando in questa rubrica, vede anche una concretizzazione attraverso un servizio estivo proposto in alcuni territori. 

martedì 13 ottobre 2015

Domandando si impara - Settembre 2015. A PARTIRE DALLE DOMANDE.

di Elisabetta Marazzi

Come è possibile rispondere ai bisogni di tutti i bambini senza operare distinzioni o preferenze? Quali sono le immagini o le documentazioni più adeguate a descrivere le esperienze che bambini e adulti vivono all'interno dei contesti educativi? 

lunedì 12 ottobre 2015

Doppio punto di vista - settembre 2015. A PROPOSITO DI CAMBIAMENTO

Settembre, periodo di nuovi inizi: parte un nuovo anno educativo con l’avvio di nuovi progetti, di nuovi percorsi lavorativi, rinnovamenti nei gruppi di lavoro e soprattutto partenza di una nuova avventura per molti bambini che iniziano la loro esperienza al nido o alla scuola dell’infanzia. 

venerdì 9 ottobre 2015

Pensieri in libertà - Settembre 2015. L’ANNO CHE VERRÀ

di Daniele Barca
Dirigente scolastico, Istituto Comprensivo di Cadeo e Pontenure (Pc)

L’anno (scolastico) che verrà sarà ricordato per essere quello della legge 107/2015, meglio nota come la “Buona scuola”. Per quanto la scuola dell’infanzia non venga toccata direttamente dal provvedimento, credo che vi siano almeno un paio di buone occasioni da cogliere.