venerdì 20 settembre 2013

Educazione e/è politica. Verso il XIX convegno nazionale del Gruppo Nidi e Infanzia








AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: LA SCADENZA PER L'INVIO DELLE SEGNALAZIONI E' STATA SPOSTATA AL 15 OTTOBRE 2013

In occasione del prossimo convegno nazionale dei servizi educativi per l'infanzia che si terrà a Reggio Emilia nei giorni 21-23 febbraio 2014, il Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia e il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, in collaborazione con i Coordinamenti pedagogici provinciali dell'Emilia-Romagna e con la rivista "Bambini" intendono valorizzare, nelle Commissioni di lavoro, esperienze e ricerche in ambito educativo 0-6 anni.
Il tema principale del convegno sarà il rapporto tra educazione e politica come specificato nel paragrafo “Le tesi del convegno”.
I servizi che ritengono di avere sperimentato esperienze significative sono invitati a presentare le loro proposte.
Ciascun servizio può inviare, esclusivamente secondo le modalità e i tempi di seguito descritti, una sola proposta in cui si evidenzi la progettazione, la sperimentazione e la documentazione di una esperienza significativa relativamente a uno dei temi qui di seguito proposti, utilizzando la traccia indicata come spunto per presentare la propria esperienza.

ulteriori informazioni su http://www.grupponidiinfanzia.it/

La documentazione, che non dovrà superare le 3 cartelle, dovrà contenere i seguenti punti:
·         Area tematica
·      Tipologia di servizio: nido d'infanzia, scuola dell'infanzia, progetto 0/6 anni, servizi integrativi (centri per bambini e genitori, spazi gioco, servizi domiciliari)
·         Titolo dell'esperienza
·         Obiettivo/i del progetto
·         Durata complessiva del progetto e periodo di attuazione
·         Articolazione del percorso (specificare anche se si tratta di un progetto che coinvolge più comuni/più servizi/servizi di diverso ordine e grado, che nasce dalla partecipazione delle famiglie/da un'esigenza formativa del personale/dalla curiosità dei bambini…) e soggetto gestore
·         Contesto sociale e politico in cui opera il/i servizio/i coinvolto/i (rete dei servizi, scelte di politica dei servizi degli ultimi anni, dati demografici, liste d'attesa.....)
·         Spazi utilizzati (sezione, laboratori, atelier, luoghi all'esterno del servizio…)
·         Organizzazione temporale della proposta
·         Soggetti coinvolti (bambini, genitori, nonni, risorse del territorio, consulenti, pedagogisti, formatori esterni…)
·         Verifica e valutazione dell'esperienza (risultati attesi, risultati imprevisti, raggiungimento di obiettivi inaspettati, elementi di criticità che possono essere utili a colleghi che sono intenzionati ad attivare percorsi progettuali simili)
·         Tipologia di materiale di documentazione a disposizione
·         Eventuali forme di pubblicazione (interna, in una mostra, con una casa editrice…)
·         Referente del progetto
·         Recapito telefonico/mail
   
Il materiale dovrà infine essere integrato da un numero massimo di 5 foto, ovvero le più significative tra quelle che potranno poi essere pubblicate sul poster che verrà realizzato successivamente nel caso in cui l'esperienza sia scelta.
I servizi possono inviare la segnalazione esclusivamente via e-mail all'indirizzo esperienze@educazioneepolitica.it  entro e non oltre il giorno 30 settembre.  ENTRO E NON OLTRE IL 15 OTTOBRE. 
Tra le esperienze raccolte ne saranno scelte alcune che verranno contattate entro i mesi di ottobre/novembre per le indicazioni in vista della predisposizione della relazione e del poster da presentare alla relativa sessione del convegno.
La scelta delle esperienze verrà effettuata da parte di una commissione in base ai seguenti criteri:
-         significatività dei temi trattati e delle modalità di presentazione degli stessi,
-         esaustività del progetto,
-         completezza e significatività della documentazione,
-         originalità dei contributi.
La scelta delle esperienze da parte della commissione verrà inoltre attuata con l'attenzione a favorire il più possibile, all'interno delle singole sessioni, l'eterogeneità di tipologie di servizio (nidi, servizi integrativi, scuole dell'infanzia) e di provenienza territoriale.
Per la Regione Emilia-Romagna la segnalazione delle esperienze avverrà tramite i Coordinamenti pedagogici provinciali.
Nelle altre Regioni il Gruppo territoriale potrà svolgere il ruolo di punto di riferimento e di proposta e sarà cura della commissione informare il Gruppo territoriale delle eventuali altre esperienze pervenute in modo autonomo.
In ogni Commissione di lavoro si presenteranno due/tre esperienze e vi sarà ampio spazio per il confronto, dato che le Commissioni avranno luogo nei nidi e nelle scuole dell’infanzia del Comune di Reggio, eccetto tre Commissioni più numerose che si svolgeranno al Centro Internazionale Loris Malaguzzi.
Vi ringraziamo fin da ora per le proposte che vorrete inviarci e vi auguriamo buon lavoro!



Le tesi del convegno
Ben-essere, convivenza civile ed equità possono essere realizzate solo declinando in azioni due parole: Educazione e Politica
Solo la solidarietà di azione tra educazione e politica può creare le condizioni perché tutti gli individui diventino capaci di comprendere, capire, immaginare e valutare il mondo in cui vivono perché la democrazia si fonda su cittadini consapevoli e competenti in grado di orientare e sostenere una concreta idea di futuro.
I luoghi educativi, sin dai nidi e dalle scuole d'infanzia, hanno il compito di far crescere cittadini responsabili e per questo hanno bisogno di buone politiche per creare le condizioni necessarie per svolgere questo ruolo.
Diceva Loris Malaguzzi: il rischio è "di accedere, per equivoca via idealistica, al falso problema di contrapporre in termini di supremazia e subalternità quello che invece (anche tra politica e pedagogia) va visto in chiave di rapporto. Per quanto faticoso sia, è questo il processo che va permanentemente stimolato e permanentemente tenuto sotto controllo".
L'esistenza dei servizi e le prospettive di futuro esigono una politica che riconosce ed esplicita il valore etico, culturale ed economico che viene espresso dall'azione educativa. Rischio l'invivibilità della società. Ed una pedagogia capace di interpretare le dinamiche sociali e politiche. Rischio il fallimento degli investimenti in educazione.
Di tutto questo, e non solo, si parlerà al convegno.

Possibili tematiche per le Commissioni:

A) Primo gruppo: i soggetti protagonisti delle politiche educative
[Il dinamismo reciproco tra dimensione singolare e plurale, l'accredito delle competenze dei bambini, dei genitori, degli adulti che stanno con i bambini fondate sulla reciprocità delle relazioni (vedi Una carta per tre diritti di Loris Malaguzzi a cui aggiungiamo "la comunità)]
Soggetto e collettività: i bambini
Quali investimenti strategici per l'educazione e la cura dei cittadini più piccoli?
Quali relazioni tra il singolo ed il gruppo nell'offerta educativa orientata alla qualità?
Soggetto e collettività: gli adulti
Quali scelte politico-organizzative per garantire nei servizi educativi e nella scuola dell'infanzia la qualità dell'offerta e il lavoro in équipe?
Quali strumenti per garantire il lavoro educativo?
Soggetto e collettività: i genitori
Quali sono i valori di riferimento che sostengono il patto con la cittadinanza?​
Quali sono i valori di riferimento e le modalità attuative che sostengono il patto tra educatori/insegnanti e genitori anche in relazione alle molteplici culture e rappresentazioni?
Soggetto e collettività: la comunità
Che ruolo viene attribuito ai servizi educativi nella comunità nel rapporto con le strategie di promozione dell'occupazione, del benessere collettivo, della solidarietà … ?
Come si esprime la relazione tra servizi educativi/scuole dell'infanzia/servizi culturali/sociali/sanitari?

B)  Secondo gruppo: aspetti fondativi e valoriali delle politiche educative in ambito europeo, nazionale e regionale
[I punti inalienabili che orientano gli interventi dei politici, dei tecnici e degli operatori]
L'agire consapevole
Quale idea di società orienta le scelte politiche?​
Quale idea di servizio assumiamo nell’azione educativa?
L’agire rigoroso
Quali strumenti di osservazione e valutazione per costruire politiche efficaci e durature nel tempo?
Quali strumenti per assumere un atteggiamento professionale nel lavoro educativo?
L'agire competente
Quali sono le condizioni con cui si garantisce la possibilità di avere in servizio educatori e insegnanti competenti?
Quali sono le condizioni con cui si riconoscono e valorizzano le competenze dei bambini?
L'agire strategico
Quali sono le scelte che rendono i servizi educativi e le scuole risorse per il cambiamento?
Quali sono le scelte che rendono i bambini protagonisti della loro esperienza?
L'agire solidale
Quali scelte e modalità sono funzionali alla costruzione di una comunità solidale?
Quali scelte e modalità permettono di sperimentare l'appartenenza ad una comunità solidale?
Si avrà l'avvertenza da parte del coordinatore di facilitare la riflessione dei partecipanti in forma speculare sugli opposti: la delega, l'improvvisazione e l'imposizione…

C) Terzo gruppo: forme e modi di espressione delle politiche educative
[I diversi linguaggi comunicativi attraverso i quali educazione e politica si rappresentano.]
Silenzio e rumore
Quali sono le forme e le strategie dell'informazione e della comunicazione che le rendono efficaci?
Quali sono le forme e le strategie della comunicazione tra educatori, tra educatori e famiglie, tra educatori e sindacati, tra educatori e collettività?
Lentezza e velocità
Quali sono le politiche per facilitare il rispetto dei tempi di vita? [dal piano degli orari all'organizzazione del lavoro…]
Quali condizioni organizzative per favorire il rispetto dei tempi del bambino?
Equità e pregiudizio
Quali condizioni possono consentire una politica dei servizi inclusiva?
Quali modalità possono facilitare nel personale educativo e insegnante l'accoglienza e la valorizzazione della novità e della differenza?
Rispetto e intrusione
Come esercitare una democrazia attiva per promuovere i servizi?
A quali presupposti fa riferimento una relazione rispettosa degli altri?

D) Quarto gruppo: ambiti scientifici e artistici ed obiettivi correlati alle politiche educative
[Si prenderanno in esame gli apporti dell'economia, della psicologia, dell'antropologia, della sociologia, della medicina,  dell'architettura, dell'ecologia e dell'arte in relazione alla politica ed all'educazione]
Quali apporti per la politica da parte delle varie scienze?
Quale è il rapporto delle varie scienze e l'educazione?
Per le commissioni di questo gruppo si ritiene debbano essere considerati trasversali i temi della prevenzione, dell'innovazione, della ricerca e della qualità in dialettica con quantità, riparazione, trasmissione, tradizione…

E) Quinto gruppo: caratteristiche della governance e requisiti istituzionali
[L'importanza di regole condivise per lo sviluppo di un sistema integrato di qualità]
Pubblico e privato
Quali strumenti per favorire un'offerta educativa differenziata e di qualità?
Quali strumenti per garantire una progettazione condivisa nel sistema pubblico/privato?
Flessibilità e invariabilità
Quale dialettica tra nuove istanze sociali, programmazione dei servizi e offerta educativa?
Quali modalità organizzative è utile adottare per offrire proposte differenziate di servizi che siano di qualità e rispondano ai diversi bisogni delle famiglie?
Monitoraggio e valutazione
Quali rilevazioni qualitative e quantitative sui servizi possono sostenere i processi decisionali?
Quali strumenti per rilevare la qualità educativa dei servizi?
Regolazione e partecipazione
Quali modalità per coinvolgere i cittadini e costruire occasioni condivise in relazione alle prospettive di sviluppo dei servizi?
Quali modalità di gestione dei servizi possono favorire la collaborazione tra le istituzioni e tra i diversi soggetti coinvolti nei processi educativi?




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