martedì 17 maggio 2016

Esperienze in corso - Maggio 2016. UN’ESPERIENZA FORMATIVA

Di  Sara Genny Chinnici

La cooperativa sociale “Koinè” onlus di Novate Milanese, a partire dall’anno educativo 2012-2013, ha partecipato a un progetto di ricerca, del dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, dell’Università Milano-Bicocca. 
Le educatrici dei servizi alla prima infanzia della cooperativa (tredici asili nido e un centro prima infanzia) hanno svolto un percorso formativo, con l’obiettivo di favorire nei gruppi di lavoro l’appropriarsi di metodologie, empiricamente validate, per accompagnare la crescita emotiva dei bambini. I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel volume di Alessia Agliati, Ilaria Grazzani e Veronica Ornaghi: La socializzazione emotiva nei contesti educativi per l’infanzia. Conversare sulle emozioni al nido (Edizioni Junior-Spaggiari Edizioni, Parma, 2015).
I contenuti del percorso formativo hanno generato significativi cambiamenti nel nostro operato.
Nella relazione con i bambini, le educatrici ci raccontano che la formazione le ha sostenute nell’avvicinarsi con sensibilità e cura al mondo emotivo dei piccoli, arricchendo la relazione con e fra i bambini. Inoltre, hanno preso consapevolezza della loro responsabilità in relazione allo sviluppo emotivo dei bambini e alle loro competenze.
“Ora quando li guardo nei momenti di gioco spontaneo, il mio obiettivo è di vedere i loro comportamenti prosociali. Mi sono accorta che prima intervenivo tempestivamente in alcune situazioni, non lasciavo al bambino la possibilità di gestire e comprendere quella determinata situazione, cercavo di limitare i danni e di fargli provare meno frustrazione possibile. Ora sono più consapevole delle loro potenzialità della loro capacità di entrare in relazione con l’altro. Il mio ruolo è quello di accompagnare il bambino nel vivere la propria emozione, dandogli gli strumenti per riconoscerla, per dargli un nome, per gestirla, affrontarla e regolarla”.
Questa assunzione di responsabilità delle educatrici si è trasformata anche in una presa di consapevolezza delle proprie competenze, portandole poi a un lavoro individuale su questi temi.
“Ho bene in mente che noi abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei bambini, rispetto alle scelte che facciamo e all'impegno che ci mettiamo. Il cambiamento innanzitutto è avvenuto dentro di me, nel modo di vedere, ragionare e poi affrontare alcune emozioni, soprattutto quelle negative. Sto cercando anche di ampliare il mio vocabolario emotivo. Mi accorgo, inoltre, che mentre alcuni interventi sono spontanei, altri non lo sono affatto e presa dalla giornata alcune situazioni mi sfuggono; a posteriori dico fra me e me: «Avrei potuto sfruttare quell'occasione in modo migliore» e mi accorgo che non sono ancora così allenata per riuscire spesso a cogliere alcune occasioni per poterci lavorare insieme ai bambini”.
Questa formazione ha contribuito, attraverso l’utilizzo sistematico dei protocolli osservativi (carta e matita) riletti e analizzati con le formatrici, a riconoscere le cause delle emozioni che i bambini provano e manifestano, individuando i bisogni sottostanti. Inoltre si è aperto un confronto per passare da una cultura individuale a una cultura di gruppo.
Infine, la formazione ha consentito nuovi scambi relazionali quotidiani fra educatrici e famiglie, ha permesso lo sviluppo di una maggior consapevolezza reciproca rispetto alla corresponsabilità educativa, fra nido e casa, attorno all’educabilità della competenza emotiva.

1 commento:

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